Ecco qui la Parola che masticheremo domani nei gruppi d’ascolto.
Buona digestione! (sono benvenuti i commenti sul piatto)
Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame – quei farisei e scribi lo interrogarono: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?”.
Ed egli rispose loro: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.
E aggiungeva: “Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,
non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,
annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte”.
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: “Ascoltatemi tutti e intendete bene:
non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”.
Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
E disse loro: “Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo,
perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?”. Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
Quindi soggiunse: “Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo.
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,
adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo”.
Signore,
dammi un cuore retto,
un cuore capace di leggere la Tua volontà.
Signore,
dammi un cuore libero e disponibile,
un cuore capace di Amore.
Signore,
abita il mio cuore
perché con Te
nulla è impossibile.
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Riguardo a: ” è offerta sacra quello che ti sarebbe dovuto da me”
Tutto quello che viene vissuto come dovere o destino schiaccia e incattivisce ,
le stesse cose se vissute come dono liberano e riempiono di gratitudine
(Chiara corbella insegna)
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