Con sentimenti di riconoscenza e di fiducia celebriamo la festa dell’Immacolata Concezione di Maria.
Celebriamo il suo cuore limpido e puro
trasparente come acqua di sorgente.
Una festa che ci coglie nel punto vivo del nostro cammino verso il Natale di Gesù.
Lo sguardo di Maria è sempre molto prezioso e tocca con particolare intensità le realtà profonde della nostra vita.
Il primo valore che ci viene consegnato in questa festa è quello della gioia.
Il saluto dell’Angelo è un augurio che deve arrivare diretto al nostro cuore
e che deve trovare uno spazio importante nelle nostre realtà affettive
dove spesso me ne sto accorgendo passando di casa in casa
convivono situazioni di sofferenza e di grande preoccupazione.
Nella festa dell’Immacolata sentiamo importante questo saluto:
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te!
Vorrei che questa parola di gioia e di allegria
potesse davvero portare un sorriso in tanti cuori
e magari un respiro un po’ più allargato e coraggioso.
Non è un augurio banale o incapace di capire la realtà di tante fatiche
ma piuttosto è la Parola che ricorda la Presenza del Signore
che non ci lascia mai da soli in mezzo alle avventure più diverse di questa vita.
E penso alle situazioni che incontro ogni giorno
gli occhi grandi dei bambini
il volto di tanti papà e mamme
le domande dei giovani
penso all’emarginazione di alcune realtà,
la solitudine e la malattia stretta al corpo di uomini e donne
penso a una umanità fatta di gioia e di tristezza
una umanità fatta di parole e di silenzi
una umanità fatta di cose buone e di cose meno buone …
Il Signore è con te! Rallegrati! Apri gli occhi.
Tiene alta la speranza. Questo è il primo messaggio dell’Immacolata!
Nello sguardo puro e luminoso di Maria ogni sguardo deve ritrovare fiducia!
Ogni umana situazione deve ritrovare una carica di affetto e di coraggio!
Indico un secondo valore.
Maria è Immacolata,
una donna che non ha conosciuto l’origine del peccato.
Dentro a questa realtà noi scopriamo nella sua pienezza
la fragilità e la precarietà della nostra natura umana:
scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità
ma pur sempre e nonostante tutto resi fragili dal peccato.
Che cos’è il peccato?
Ogni realtà che ci rende insensibili all’amore di Dio
e lontani dal suo desiderio più nobile e profondo.
Il peccato indica l’esistenza del male
ci rende meno capaci di conoscere e di praticare il bene
e disorienta la nostra coscienza e ogni nostro sentimento.
Il peccato chiude il cuore dentro alle feritoie dell’egoismo
e ci toglie la percezione sensibile della bellezza e della gioia.
Ma Dio –ecco la svolta- rimane sempre fedele
dentro alla nostra povertà e dentro a tutte le nostre povertà!
Poveri sì. Ma non abbandonati! Mai traditi!
Questo ci ricorda oggi Maria Immacolata.
Dio è fedele. Sempre e ogni giorno. Tenace nell’amore!
Ogni volta Dio ritorna sui passi deludenti del nostro peccato
e ci riconduce sui passi fecondi della fedeltà e dell’amore.
Ogni volta ci riconduce sui sentieri alti e speranzosi della libertà
che ricompone ogni frammento della nostra debole umanità:
scelti ed eredi, predestinati ad essere lode della sua gloria
– come ci ha ricordato san Paolo -!
E io mi domando:
esiste una Promessa più bella di questa?
don Fabio
Ecco: la GIOIA! E mi tornano alla mente le parole di papa Francesco: “Non siate mai uomini e donne tristi…”. È vero, noi cristiani dovremmo essere persone che irradiano voglia di vivere, gioia ed allegria da tutti i pori proprio.
Vi saluto con un augurio: “Abbiate il coraggio di andare controcorrente. E abbiate anche il coraggio di essere felici” (papa Francesco durante la GMG di Rio).
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