Autori di canzoni… autori di vita

Edoardo-Vianello-Abbronzatissima-karaoke-onlineQuando al Betania’s si parla di cantautori, l’esperto della canzone del bar si inserisce a suo modo: è storicamente più amante della musica leggera che della canzone d’autore, ma non può non entrare nell’argomento; e quando arriva il momento, parte con il suo “cavallo di battaglia”: “ E che dire di Edoardo Vianello?”

Per il barista e per gli aficionados questa citazione non è una novità, ma per l’interlocutore occasionale questa citazione è una sorpresa: non tutti si aspettano quel nome nella categoria “cantautori”. E quell’attimo di smarrimento permette all’esperto di ingranare la marcia, con buona pace di chi ritiene che “cantautore” si abbini automaticamente a “canzone impegnata”.

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Lei: uguaglianza o differenza? Da Gaber a Vecchioni.

rockwell michelangelo“Secondo me,
la donna e l’uomo
sono destinati
a rimanere assolutamente differenti.
E, contrariamente a molti,
io credo
che sia necessario mantenerle,
se non addirittura esaltarle,
queste differenze.
Perché è proprio da questo scontro/incontro              (con clic ingrandisci immagine)
tra un uomo e una donna
che si muove l’universo intero.                         “Prendila te quella che fa il leasing,
All’universo non importa niente                       che si innamori di te la Capitana Nemo,
dei popoli e delle nazioni.                                   quella che va al breafing
L’universo sa soltanto che                                  perché lei è del ramo,
senza due corpi differenti                                   che viene via dal meeting
e due pensieri differenti                                      sola come un uomo,
non c’è futuro.”                                                     stronza come un uomo.”

Giorgio Gaber – Secondo me la donna –               Vecchioni – Voglio una donna – 1992

Pubblicato sul blog amico di

Costanza Miriano il 16/6/15.                 

Domenica della III settimana dopo Pentecoste: omelia

Crocifisso-di-San-DamianoLa vita dell’uomo è un Mistero. Puoi conoscere tutto di un uomo e di una donna. Puoi pensare di conoscere tutto di tuo figlio. Eppure, la vita rimane sempre un Mistero. Una realtà che supera ogni nostra conoscenza. E che sta oltre la bontà e la benevolenza dei nostri sentimenti.

Mi piace dire così: la vita dell’uomo è il Mistero stesso di Dio! C’è un aspetto interessante che riguarda la relazione umana. Qualunque essa sia: quella dell’amicizia, quella affettiva (coppia; genitori/figlii), quella parentale.

L’aspetto che silenziosamente ma tenacemente attraversa ogni relazione umana è quello della fedeltà.

Di questo aspetto fondamentale parlano ampiamente, con determinazione e chiarezza le tre letture di questa domenica. Il riferimento più immediato ed esplicito è quello del Matrimonio cristiano. Il valore forte della famiglia che certamente in questi tempi merita una particolare attenzione. In verità, nella lettera di Paolo, c’è un modello che viene presentato come punto di partenza e di verifica per ogni esperienza di fedeltà Amate, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.

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Poesia e felicità. Da Da Vinci a Linus.

linus-felicitaNon sono assolutamente sicuro che sia così.

E non lo so esprimere diversamente.

Poesia è qualcosa che ti colpisce,

trapassa i sensi, si insinua nel cuore,

non ti esce dalla mente.

In miserabili parole: TI PIACE.

Ma non ti sai spiegare perchè.

Figurati se lo potresti spiegare ad altri.

Anche perché probabilmente i sensi,

i tuoi sensi non riescono, non potrebbero, a percepire

una bellezza vera e propria: Continua a leggere

Sfida alla ragione umana. Ancora la Sindone.

volto santo«La Sindone e il Volto Santo di Manoppello sono una sfida alla ragione umana». Il gesuita padre Heinrich Pfeiffer è cordiale e sorridente come sempre. Ricorda, nei suoi modi di fare, Benedetto XVI, di cui è amico da tempo: il docente della Pontificia Università Gregoriana, dove insegna Storia dell’Arte cristiana, ascolta in silenzio, parla lentamente, argomenta in modo lineare e razionale. Specie, poi, se si tratta di dedicare un po’ di tempo all’argomento sul quale ha speso la sua vita di studioso: il volto di Gesù. In particolare, padre Pfeiffer è diventato uno dei massimi esperti mondiali della riproduzione del viso di Cristo nell’arte cristiana, a partire dai due oggetti considerati “originali”: la sacra Sindone di Torino, la cui ostensione in questi giorni sta richiamando centinaia di migliaia di fedeli, e il meno noto – almeno per il grande pubblico – Volto Santo di Manoppello, il panno con l’immagine di Gesù custodito nel piccolo paesino in provincia di Pescara, dove papa Ratzinger si è recato in pellegrinaggio il 1° settembre del 2006. Continua a leggere

Un decalogo per il papa’

famigliaAncora 

dieci

comandamenti.

Una casa sulla roccia

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1- Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la madre. La famiglia è un sistema che si regge sull’amore. Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le sollecitazioni della vita familiare. Non si può fare i genitori “per dovere”. E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”. Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un’intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Un papà può proteggere la mamma dandole in “cambio”, il tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po’ di spazio per sé.

2- Il padre deve soprattutto esserci. Una presenza che significa “voi siete il primo interesse della mia vita”. Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri figli. Esistono ricerche…

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Di chi è quel volto scolpito nella roccia?

1280px-Megalitico_di_Borzone1Di Duilio Citi. Il Sussidiario – 10 giugno 2015 –
“Con i suoi sette metri di altezza e quattro di larghezza è in assoluto la scultura rupestre su roccia più grande d’Europa e forse del mondo. E’ un mistero che dura da secoli e che oggi, grazie agli studi del professor Duilio Citi, trova nuove emozionanti sviluppi. Sui monti della Val Penna, a pochi chilometri nell’entroterra delle cittadine costiere turistiche di Chiavari e Sestri Levante, in Liguria, si erge un’incredibile testimonianza avvolta appunto in un mistero su cui forse solo oggi si comincia a far luce.

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