De amicitia.

HST_Galassia_vortice_grandeTutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta da Taranto: ” Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell’universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla”. Così la natura non ama affatto l’isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno che è tanto più dolce quanto è più caro l’amico.

Cicerone – I secolo a.C. – “De amicitia”

Ferma all’estetica?

In questi weekend autunnali che ancora regalano qualche sprazzo di sole, Siena ripulllula di turisti con il naso all’insù alla scoperta delle sue meraviglie storico-artistiche. Ma la bellezza innegabile della città che cosa dice loro?
Le foto scattate saranno in grado di far passare qualcosa di più?
O ci si ferma solo alla pura contemplazione estetica?…..contemplazione? cos’è, siamo ancora capaci di contemplare qualcosa?
Il rischio che osservo è questo e sono la prima a correrlo in una città che diventa un’immagine di cartolina.
Una domenica sono salita fin sulla Torre del Mangia, piena di domande su questo e sulla vita. Dall’alto o piuttosto da una prospettiva inusuale, le cose si vedono meglio e qualche risposta arriva.
Il cambiamento destabilizza ma fa bene. Salire fa venire un po’ le vertigini…si è costretti a rallentare il passo…ma poi il cuore si allarga.
La vista si apre ai quattro punti cardinali, gli uomini che passeggiano per la piazza sono piccoli piccoli da lassù, i pensieri e le fatiche si ridimensionano.
Dura qualche istante ma tanto basta. Il cuore riesce ancora a commuoversi e gli occhi a inumidirsi.
Menomale, non sono un robot.
Non è estetica.
Posso riprendere altezza d’uomo.

“L’abbiamo condiviso col Mistero.”

Andrea è morto in un incidente stradale la scorsa settimana.
Pubblichiamo la preghiera della sua mamma alla Messa per il Funerale.
Per alimentare la nostra Speranza.

24 ottobre 2015

maia-morgenstern-2Il Signore mi ha onorata in questi 29 anni di essere la madre di questo figlio particolare. Ho saputo che non poteva essere solo mio fin dall’inizio quando, a due ore dal parto il Signore se lo voleva già prendere, ma ha ascoltato il nostro grido e ce l’ha lasciato quasi trent’anni. L’abbiamo condiviso col Mistero. Ma non era fatto per stare qui, tutto nella sua vita tendeva ad altro, non gli stava niente nelle mani, gli cadeva tutto, noi gli stavamo stretti, ma ha allietato la nostra vita con la capacità sua particolare di arrivare sempre in profondità nel leggere la realtà facendoci stupire ogni giorno che l’abbiamo potuto avere tra noi e spesso facendo esplodere una ironia ed umorismo che mi salvavano per giorni e giorni. L’abbiamo condiviso ma era Suo, ce l’ha lasciato ma per allietarci, ce l’ha tolto, sia benedetto Dio che sa il nostro bene. Sia ringraziato Dio per la compagnia di amici in cui ha incontrato Cristo vivo che ha reso perfetto e compiuto il suo desiderio. A loro come figli miei voglio offrire come dono questo canto nato per ragazzini e composto dal nostro amico Paolo senza sapere a cosa sarebbe servito: per me ogni giorno di attesa di lui sarà come mille anni, vivrò questi giorni dilatati cercando i segni del suo intervento in casa e fuori, lui che per me era Cristo da amare. Ho ancora tanto da amare ogni giorno cercando il Volto di Colui che ha reso finalmente felice e compiuto il mio “condiviso con Lui” Andrea. Dio nostra giustizia! Fa’ che il nostro sacrificio conduca tanti altri a conoscerTi.

 

Antipatiche canaglie.

Non c’è che un unico peccato: dire che una foglia verde è grigia.
Per questo anche il sole in cielo rabbrividisce.
G. K. Chesterton

il blog di Costanza Miriano

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di Padre Maurizio Botta  

Assicuro che è inquietante conoscere molto di un argomento, essere informati e vedere gridato dalla potente arroganza dei mezzi di comunicazione il contrario. Non ci sono differenze. RadioUno, Ansa, Repubblica un unico orrendo e deforme coro di menzogna. Il senso di impotenza e di vera frustrazione nel sapere che pochissimi leggeranno il punto 85 dellaRelazione finale del Sinodo quello che ha fatto titolare all’ANSA “Sinodo, ostia a divorziati passa con 1 voto di scarto”.

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Don Fabio Coppini: “Schegge”.

donfabioGiornata Missionaria Mondiale.

Gesù è talmente in mezzo a noi che prende il nostro cuore e la nostra carne.

Noi siamo il Corpo di Cristo

E “Missione” è far ricordare all’altro che Gesù non è “altrove”. E’ QUI.

E mi guarda con gli occhi delle persone da Lui preferite.

La mia santità farà il bene di tutti i miei famigliari. Così saremo un solo Corpo.

Questo è Missione.

Dio Mi ama Peanuts