Noi felici pochi.

holyween

A Saronno, anche nella nostra Comunità, appenderemo la foto dei Santi alle nostre porte. Il mondo non se ne accorgerà, forse; i festeggiamenti con le zucche vuote prevarranno, hanno già prevalso.

Vorremmo riproporre un video che a noi piace molto, si tratta di un brano tratto dall’Enrico V  di Kennet Branagh tratto dall’omonima opera di Shakespeare. Ci sembra particolarmente pertinente, anche in questa occasione.

Il discorso di San Crispino

Facce da italiani. Leonardo Mondadori.

leonardo-mondadoriSono anche convinto che è da respingere ogni tentativo di giustificare la soppressione di futuri nati perché malati o handicappati. Non possiamo essere noi a decidere chi è adatto a vivere eliminando chi, a nostro parere, non lo sarebbe. La Chiesa ha ragione nel ricordare che non solo la fede ma, innanzitutto, la ragione sta dalla parte della difesa della vita”. Ecco allora la conclusione: “C’è da aspettarsi che, prima o poi, si finisca con lo scoprire che il presunto ’oscurantismo’ della Chiesa su questi temi etici era in realtà una difesa preveggente, anzi profetica, del vero bene dell’uomo. Del resto, non sarebbe la prima volta”.

L’etica laica è migliore. Ma poi Veronesi tradiva la moglie.

Sì, ma come la mettiamo con le corna?
Sì, ma come la mettiamo con le corna?

Un articolo da leggere fino in fondo. Grazie.

Tutti conoscono Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia nonché prestigioso medico che ha speso la sua carriera lavorativa alla prevenzione e alla cura del cancro, premiata dalla bellezza di tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali.

Non tutti invece conoscono l’altra faccia di Veronesi, quella decisamente meno meritoria. Parliamo del Veronesi militante ateo-anticlericale, antireligioso e a volte anche denigratore della fede cristiana. Troppe volte ha usato il “Dawkins-game”: sfruttare la sua autoritaria posizione in campo scientifico per invadere i confini della filosofia e della teologia e sparare a zero contro i credenti: «la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare», un esempio tra tanti. Un altro: «i non credenti curano meglio dei credenti». Continua a leggere

Quell’ultimo sguardo rivolto all’Eucaristia.

Michelangelo "Crocefissione di Pietro" - Cappella Paolina
Michelangelo “Crocefissione di Pietro” – Cappella Paolina

Nell’affresco di Michelangelo gli occhi di Pietro prima del martirio sono puntati verso l’altare. Un’idea fatta propria anche da Caravaggio. (Lidia)

ANDREA LONARDO

Era appena disceso dai ponteggi del Giudizio Universale nella Sistina quando Michelangelo, ultra sessantacinquenne, ricevette da Paolo III l’incarico di dipingere la cappella Paolina, la cappella privata del pontefice nel Palazzo Apostolico.
L’artista – utilizzando fra l’altro per l’azzurro del cielo il preziosissimo blu cobalto avanzato dal Giudizio – ruppe in quell’occasione lo schema collaudato da secoli Continua a leggere

Clinton è invotabile. Trump impresentabile.

ca-nisciuno-e-fesso-totoMARCO TARQUINIO

Gentile direttore,
è veramente doloroso aver sentito la candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton, durante l’ultimo movimentato dibattito televisivo per le elezioni negli Usa, difendere espressamente il partial birth abortion, cioè l’aborto a fine gravidanza. L’aborto a nascita parziale è la più atroce delle invenzioni che i sostenitori dell’aborto come diritto “assoluto” abbiano inventato. Le risparmio i particolari della tecnica dove il feto-bambino viene soppresso al momento in cui lascia il grembo materno. «La sentenza Roe v. Wade stabilisce molto chiaramente che non ci devono essere leggi che limitano l’aborto», ha detto Clinton in tv Continua a leggere

Facce da italiani. Gemma Capra Calabresi Milite.

foto di Ugo Zamborlini
foto di Ugo Zamborlini

ANNA POZZI

Gemma, ma lei non ha mai provato odio?
«Nel momento immediato della tragedia no. Anzi, ho provato una tenerezza così forte, che veniva da fuori, non da me. Ho recitato un’Ave Maria con il mio parroco di allora per l’assassino di mio marito e soprattutto per la sua famiglia. Pensavo che avessero un dolore ancora più insormontabile del mio. Sono certa che in quel momento ho ricevuto il dono della fede. Sembra assurdo dirlo. Non ho avuto sentimenti di odio o di disperazione. Ero talmente pervasa di amore da parte di Dio, che è difficile da tradurre in parole. Ho sentito la sua presenza, la sua forza in me. Credo che quando parliamo di Spirito Santo sia proprio quello».

fonte: Credere, 15/1/2015