
So che prova un padre, e lo lascio esprimere a Péguy.
Ma mi preme la mia prospettiva di figlio (faticosamente) maturo.
Emancipati da una prima sottomissione si profila la possibilità di “liberi soggiacere”. (cit.)
Non appena intuisci che la Libertà è il Paradiso che te ne fai di una “zavorra” che rischia di portarti sotto?
Grazie di cuore agli amici Lucia, Gabriele ed Alèudin per la cura.
Maurizio
Chiedete a questo padre se il momento migliore
non è quando i suoi figli incominciano ad amarlo come degli uomini,
lui stesso come un uomo,
liberamente,
gratuitamente, chiedete a questo padre i cui figli crescono.
Chiedete a questo padre se non c’è un’ora segreta,
un momento segreto,
e se non è
quando i suoi figli incominciano a diventare degli uomini,
liberi,
e lui stesso lo trattano come un uomo,
libero,
lo amano come un uomo,
libero,
chiedete a questo padre i cui figli crescono.
Chiedete a questo padre se non c’è un’elezione fra tutte
e se non è
quando la sottomissione precisamente cessa e quando i suoi figli divenuti uomini
lo amano, (lo trattano), per così dire da intenditori,
da uomo a uomo,
liberamente,
gratuitamente. Lo stimano così.
Chiedete a questo padre se non sa che niente vale
uno sguardo d’uomo che s’incrocia con uno sguardo d’uomo.
Ora io sono loro padre, dice Dio, e conosco la condizione dell’uomo.
Tutte le sottomissioni di schiavi del mondo non valgono un bello sguardo d’uomo libero.
O meglio, tutte le sottomissioni del mondo mi ripugnano e darei tutto
per un bello sguardo d’uomo libero
a questa libertà, a questa gratuità io ho sacrificato tutto, dice Dio,
a questo gusto che ho d’essere amato da uomini liberi,
liberamente,
gratuitamente,
da veri uomini, virili, adulti, saldi.
Nobili, teneri, ma di una tenerezza salda.
Per ottenere questa libertà, questa gratuità ho sacrificato tutto,
per creare questa libertà, questa gratuità, Per fare entrare in gioco questa libertà, questa gratuità.
Per insegnargli la libertà.
Charles Péguy, Il mistero dei santi innocenti, in Lui è qui, Milano, Rizzoli 1998, pag. 373-375
“Non appena intuisci che la Libertà è il Paradiso che te ne fai di una “zavorra” che rischia di portarti sotto?”
Caro Maurizio
la ” zavorra” bisogna eliminarla pian piano……è il lavoro a cui siamo quotidianamente chiamati, è la lotta continua che sosteniamo ogni giorno ma senza angosce. LUI sa come siamo fatti. Buona domenica nella pace del Signore e nella gioia interna di sapere che siamo figli e Lui ci è PADRE.
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[…] con l’aiuto dell’amica Elisabetta che vorrei approfondire il mio ” reclamo” sulla libertà. E magari cercare capirne il […]
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