“Noi pochi. Noi felici pochi.”

Abbiamo già citato, il 25 settembre, il film “Enrico V” (K. Branagh). Oggi proponiamo il discorso di Enrico V, preludio alla battaglia di Azincourt, nella clip del film tratto dall’opera di Shakespeare. E’ una metafora. Ognuno lo legga nella propria realtà. Realtà di beatitudine “controcorrente” proclamata nel Vangelo ambrosiano della Festività dei Santi appena trascorsa, per esempio.

Anche se, come già scrivevamo in quel post, la maggior gloria di Dio sta nella pace tra gli uomini. 

enrico–  Cinque contro uno…
   E, inoltre “loro” sono tutti freschi!
– E’ una lotta impari.

– Se è destino che si muoia siamo già in numero più che sufficiente.

  E se viviamo, meno siamo e più grande sarà la nostra parte di gloria.

  Noi pochi. Noi felici pochi… Noi manipolo di fratelli.

  Ora, soldati, in marcia dunque! E Tu, Dio, secondo la Tua volontà, disponi della vittoria…

Non nobis Domine.

Schlacht_von_AzincourtBattaglia di Agincourt.

Dipartimento Passo di Calais, Francia. 25 ottobre 1415.
La vittoria dell’esercito di Enrico V su quello più potente di Carlo VI segna il periodo più fulgido della Storia d’Inghilterra.
Re Enrico, dopo aver vinto la battaglia, nella piena consapevolezza che gli esiti non gli sarebbero comunque appartenuti, esorta tutti a cantare il “Non nobis“.

 

“Non nobis, Domine, sed nomine Tuo da gloriam”

 

Certi che la maggior gloria di Dio sarebbe stata nella Pace tra gli uomini, valorizziamo almeno il principio che “Non al nostro, ma al nome Tuo da Gloria!”

Ecco la clip dal film “Enrico V” di e con Kenneth Branagh. 1989 – dall’opera omonima di W. Shakespeare: