Il nostro commento si limiterebbe a sostituire “solfa” con “palle”.
Oh no, pure qui. Dopo quello dello scorso anno a Castenaso, paese alle porte di Bologna, e quello allestito pochi giorni fa
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Il nostro commento si limiterebbe a sostituire “solfa” con “palle”.
Oh no, pure qui. Dopo quello dello scorso anno a Castenaso, paese alle porte di Bologna, e quello allestito pochi giorni fa
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E’ quanto di meglio abbia letto sull’argomento.
Probabilmente quanto di più vero sia stato scritto.
Lo condividiamo volentieri.
In questi giorni di tempesta nella Chiesa, in questi giorni di continui attacchi, divisioni e verità che sembrano veleni solo perché sono state troppo a lungo occultate – dunque
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Anche me la questione dell’immigrazione, come diverse altre di questi tempi, interroga e turba. E ritengo che affrontare con superficialità il problema equivalga a non considerarlo affatto. Stimo la serietà con cui il Blog amico di Giuliano Guzzo svolge il suo lavoro e condivido volentieri con gli amici del Bar questo articolo. Confidando che, anche grazie alla possibilità che ci viene offerta per pensare, la nostra Fede possa originare Cultura. Scusate se sia troppo…
L’ho scritto ieri e lo riscrivo ora: la vicenda dell’Aquarius e delle 629 persone a bordo mi turba e mi interroga, lasciandomi più domande che risposte. Altri, invece
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Emmanuel Macron ha vinto nettamente e tutti – che bello – son contenti. Di più: euforici, giubilanti, radiosi. Ora, sarò ingenuo, ma voglio sperare che cotanta
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Chi è vittima di una tragedia, di solito, è temporaneamente privo della lucidità necessaria a formularne un giudizio equilibrato. Lucidità che invece non dovrebbe mancare a chi, estraneo
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Secondo Roberto Saviano, l’«aborto non è un omicidio». Questa l’affermazione con cui lo scrittore partenopeo, ieri, ha esordito in un post su Facebook nel corso del quale ha poi ricordato che
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Siamo d’accordo con gli amici di Una Casa sulla roccia. E lo proponiamo ai Nostri del Bar. Occasione per riflettere:
“Vittorino Andreoli, alla domanda su quale sia l’uomo che uccide la donna che gli si rifiuta o la compagna che lo lascia, anziché riscaldare la minestra della cultura patriarcale ha affermato: «L’uomo pulsionale senza freni inibitori».
Scusate, ma «l’uomo pulsionale senza freni inibitori» – più che con l’icona caricaturale del capofamiglia religioso, conservatore e manesco – non combacia col modello di cui la pubblicità e i mass-media cantano con insistenza le lodi?”