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Il Dio delle macerie.
L’articolo fresco di giornata che ci segnala Giordano, principe consorte di Lidia, è dirimente, con le sue argomentazioni, rispetto alla questione dell’autonomia delle cose del mondo rispetto a Dio. E la chiama col suo vero nome, senza giri di parole. Lo proponiamo alla libertà degli amici del Bar. Il mio contributo consiste nel riproporre la poesia dell’amico mons. Mario Delpini “Fino allo squarcio”. E’ come minimo pertinente.

Il crocifisso ancora appeso dopo il crollo della chiesa di Sant’Egidio Abate a Cavezzo, Modena, nel 2012.
PIERO VIETTI
La natura ci disprezza e il resto vien da sé. (The Zen Circus, “Canzone contro la natura”)
Dio è per noi rifugio e forza / aiuto sempre vicino nelle angosce. / Perciò non temiamo se trema la terra / se crollano i monti nel fondo del mare. (Salmo 45)
Dove era Dio, la notte del 24 agosto scorso, quando la terra del centro Italia ha cominciato a tremare, e sembrava non volesse più smettere? Dove era Dio, quando case, palazzi, paesi interi si sono sbriciolati, schiacciando sotto il peso delle pietre uomini, donne, anziani e bambini? Continua a leggere
Giacomelli, le altezze del bianco e i misteri del nero
Il fotografo poeta “dei pretini” che amava investigare il mondo con le sue luci e i suoi squallori. (Lidia)
PAOLO BIAGETTI
«La figura nera aspetta il bianco». È il titolo della foto che emblematizza la memorabile antologica di Mario Giacomelli (più di 200 scatti, stampe vintage autografate dall’autore) in atto al Palazzo Braschi di Roma. Ma quello scatto è un vero busillis, perché, al contrario, pare sia la figura nera ad essere inseguita da uno spettrale candido manto. Uno dei tanti enigmi seminati Continua a leggere