Viviamo davvero!

Fausto Corsetti, oltre che un Amico è per noi una ricchezza. Mi affretto a dare evidenza al suo ultimo commento perché riesce a parlarci con libera verità e con lucida leggerezza di vita e di morte insieme. E’ una prerogativa di chi ha fede.

Ricambiamo, stretto, il suo abbraccio.

E’ strappato l’ultimo foglio del calendario: l’anno vecchio è alle spalle. Quanti avvenimenti e quanti incontri sono successi! Alcuni belli che ci hanno dato gioia; altri brutti che ci hanno preoccupato e rattristato. La storia di ciascuno di noi si è intrecciata con quella dei nostri amici, dei parenti e sicuramente con quella di qualcuno incontrato per la prima volta.
E’ stato un anno difficile ed ora siamo tentati di voler dimenticare quello che non ci è piaciuto oppure non è andato come avremmo desiderato. Eppure tutto ciò che accade ha un senso e sarebbe un peccato – oltre che impossibile – pensare di poterlo cancellare. Piuttosto è bene provare a capire e giudicare quanto è accaduto, soprattutto in questo momento in cui si apre davanti a noi una nuova occasione. Eh, sì! Il nuovo anno, ancora neonato, si spalanca con tutte le sue opportunità e il nostro cuore è pieno di speranze e di propositi.
Speranza di stare bene, insieme alle persone cui teniamo, e speranza che accada qualcosa che Continua a leggere

Nostalgia per l’Infinito.

infinitoSe vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.

Antoine de Saint-Exupéry

Ogni tanto mi smarrisco un poco, per fuggire allora gioco
mi ritrovo ad esser libero nell’aria
dissolto eppure ancora io cerco, puro, senza scoria
un segnale, l’inizio della storia
cerco un senso fondo e infinito
che mi sembra lì nascosto dietro a un dito:
quell’ amore sparso ovunque che non so
mai raccogliere in un pugno, quel che ho.

E quel che ho, siete voi
che temo di non amar come vorrei, e che so che io potrei.

La canzone dell’Infinito – frammenti – (Riccardo Cocciante)

 

 

Punti luminosi.

infiito charlie brown“Dichiaro di non saperne assolutamente nulla, ma la vista delle stelle mi fa sempre sognare come pure
mi fanno pensare i puntini neri che rappresentano sulle carte geografiche città e villaggi. Perché, mi
dico, i punti luminosi del firmamento ci dovrebbero essere meno accessibili dei punti neri della carta di Francia?”

da “Lettere a Theo” –  Vincent van Gogh –

In certe cantiche della Divina Commedia la parola “stella” indica come le nostre domande di uomini abbiano un nesso con il Cielo, con l’Infinito. E per questo è normale che, forse consapevoli (come Charlie Brown) o forse no, l’Infinito ci imbarazzi un po’. Ci faccia sentire ancora più piccoli.

"Notte stellata" particolare -1889
“Notte stellata” particolare -1889

“Sento talvolta un bisogno fortissimo di religione, allora esco e dipingo le stelle. Non so perché ma la vista delle stelle mi fa sognare. Penso spesso che la notte sia più viva e immensamente colorata del giorno.”  (Vincent a Theo)

Dopo l'”Addio monti”. Addio Itaca * 1

Dedicato a Montigiusi e al suo blog amico: https://anothersea.wordpress.com/

La nostalgia: prima la nostalgia di casa.

Quasi subito un’altra, sollecitata, risvegliata, riconosciuta grazie al Capitano. Capitano mio Capitano. Quella nostalgia più evoluta, acuta e coraggiosa che si può provare per quell’Infinito (Dantesco) da cui proveniamo.

Itaca di Lucio Dalla

Odissea_21Itaca, Itaca, Itaca
la mia casa ce l’ho solo là.
Itaca, Itaca, Itaca
ed a casa io voglio tornare
dal mare, dal mare, dal mare.

Capitano, che hai negli occhi
il tuo nobile destino,
pensi mai al marinaio
a cui manca pane e vino?
Capitano, che hai trovato
principesse in ogni porto,
pensi mai al rematore
che sua moglie crede morto?
Capitano, le tue colpe Continua a leggere