Monsignor Delpini prete novello!

Condividiamo un documento abbastanza raro: risale al 1975.

Si tratta della partecipazione all’ordinazione sacerdotale di monsignor Delpini, allora ventitreenne.

Ma con le idee già chiare.

Il commento accostato all’immagine di Gesù che benedice e spezza il pane è rimasto per lui uno stile di vita:

“Concedimi di entrare nel Tuo donarti infinito silenziosamente, facendomi pane di perdono e cibo di vita.”

 

Scriveva qualche settimana prima:

“…vivo ritirato in questo grande seminario su questa meravigliosa collinetta studiando, pregando, pensando, preparandomi cioè per essere un buon prete capace di rendere presente Gesù che ama, aiuta e guida ogni uomo donando a tutti le consolazioni, la speranza e la fortezza per diventare uomini in gamba.”

 

Ancora auguri don Mario!

Benedetto chi viene nel nome del Signore.

Antonietta Porro. Lo scrigno della Memoria. Monsignor Delpini nuovo arcivescovo di Milano. Sono gli ingredienti delle riflessioni di oggi. Ringraziamo per questo post sullo Spirito Santo che viene pubblicato anche sul bollettino della Parrocchia di san Giulio in Barlassina.

Questa volta l’apertura dello scrigno della memoria è stata sollecitata dagli eventi in maniera particolarmente forte, repentina, come quando un colpo di vento impetuoso fa aprire improvvisamente una porta. Così, come un vento impetuoso, lo Spirito del Signore entrò nel Cenacolo: e anche nella storia che sto per raccontare il protagonista vero è lo Spirito Santo.
Ben oltre quarant’anni fa, quando ero matricola di lettere classiche all’Università Cattolica, mi fu chiesto di prestare i miei appunti delle lezioni, una volta che avessi finito di servirmene, ad un giovane sacerdote del Seminario di S. Pietro, mio compagno di corso ma già impegnato nell’insegnamento ginnasiale in Seminario, e dunque talvolta impossibilitato a frequentare personalmente le lezioni. Lo feci con piacere; il giovane sacerdote, una volta consultati gli appunti, me li restituiva puntualmente portandoli di persona a casa mia. Fu così che divenne amico mio e della mia famiglia; negli anni l’amicizia Continua a leggere

La malattia dei desideri piccoli.

Permetteteci di sfogliare a nostra volta l’album dei ricordi. Pubblichiamo oggi il testo dell’omelia in occasione della visita di don Mario Delpini alla nostra Chiesa. In questa occasione il nuovo arcivescovo di Milano battezzò il piccolo Luca.

Festa della presentazione al Tempio di NS Gesù Cristo Giornata della vita – Saronno Regina Pacis – 2 febbraio 2014

1. La malattia.
Si è diffusa dappertutto una strana malattia, che sembra pericolosa e contagiosa. Non si sa se abbia già un nome scientifico e una letteratura specialistica. Molti dicono che non c’è una vera e propria cura e che bisogna abituarsi a vivere malati. È una malattia che contagia senza dare dolore; capita persino che i malati non si considerino malati, ma anzi più sani e più fortunati degli altri. Per questo coloro che ne sono contagiati non vanno dal medico, non si preoccupano di farsi curare.
Questa malattia – per dirla con un linguaggio semplice – si chiama la “malattia dei desideri piccoli”. Succede che aumentano gli anni, ma i desideri rimangono piccoli, come se crescesse una gamba e l’altra rimanesse piccola. Si leggono libri sempre più grossi, ma i desideri rimangono Continua a leggere

Don Mario.

Mons. Delpini alla “Giornata per la vita” in Regina Pacis” – Saronno 2/2/2014

La nostra Antonietta Porro propone agli amici del bar questo articolo su don Mario Delpini, il nuovo Arcivescovo di Milano. Lei lo conosce bene e ritiene che questo profilo, anche “disinvolto”, lo descriva in maniera adeguata. Grazie! E proponiamo di pregare per la sua importante missione.

Il nuovo arcivescovo è saggio ed equilibrato. Non fa sconti sulle cose che contano, sulle verità della fede, sul rapporto con il Signore, ma comprende la vita non facile che vivono tante donne e uomini nella società di oggi. Brillante predicatore e scrittore di saggi, insieme profondi e ironici, è un attento lettore della realtà.

di ANNAMARIA BRACCINI

È un uomo di profonda spiritualità, coniugata con un bel senso di concretezza tutto ambrosiano. Forse anche per questo il nuovo Arcivescovo di Milano è così popolare in Diocesi, tra i preti, i fedeli, tanti amici.
Il successore del cardinale Angelo Scola, compirà il prossimo 29 luglio, 66 anni, ma non si direbbe proprio, per il suo «stile» che non ha nulla del maturo sacerdote, secondo alcuni cliché facili e scontati, ma ha tutto del sacerdote maturo, nel senso più pieno del termine.

Chi lo conosce, anche nel suo profilo di padre spirituale, dice che è saggio ed equilibrato. Continua a leggere