Lei, che aspettava.

E’ la nostra Marina Corradi, è Avvenire di sabato scorso. E’ la storia vera di Tempi duri. E’ una corrispondenza, una maternità, o paternità – che importa? La questione dirimente è il “sentirsi figli”. Dirimente tra il lasciarsi andare e la resilienza. Ancora grazie a Marina Corradi!

Era arrivata a Parma, ragazza, dall’Appennino. Era una donna semplice, sapeva leggere e scrivere. Aveva avuto tre figli: due femmine e un maschio, mio padre. Era rimasta una montanara, di poche parole. Ma un legame fortissimo la legava al primogenito. E adesso che i miei figli sono grandi mi immagino cosa fu, per mia nonna, veder partire mio padre per il fronte russo. Come la lama di un coltello nel cuore. Lui, magari, era fiero e eccitato, ignaro del massacro cui veniva mandato. Ma lei, aveva già avuto il marito in guerra, sul Piave; e sapeva, quanti non erano tornati. Quanto pregò per quel suo ragazzo partito per un’inimmaginabile lontananza? Alla radio dicevano di vittoriose avanzate. Mia nonna taceva. Donna di fede, me la immagino pregare. Mentre puliva la casa, mentre lavorava nell’orto o cucinava, un muto a tu per tu con la Madonna, un testardo implorare: fallo tornare. Sul Don venne l’inverno, e la disfatta. Con migliaia di altri mio padre intraprese la Ritirata. (Quelle ombre nere nella neve, claudicanti, miserabili, nelle foto dal fronte mi atterriscono). Scrisse mio padre che, sfinito, aveva avuto voglia di lasciarsi andare: «Solo il pensiero del dolore che ne sarebbe derivato a mia madre mi costrinse a continuare a camminare». Solo il sapersi figlio, e atteso, lo costrinse a vivere.

Vita che senso hai?

La paternità di Dio su di noi e la nostra condizione di uomini liberi sono all’origine della serenità cristiana.
Ci sono momenti in cui diventa difficile vivere queste certezze. E’ in quei momenti che si deve esercitare la carità di ravvivare la Fede di chi è in difficoltà.

Un abbraccio, con l’affetto di sempre.

Fausto Corsetti

“Voglio trovare un senso a questa sera, anche se questa sera un senso non ce l’ha. Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha”… Questo è Vasco Rossi: canta, recita e s’interroga. E noi?
Sarà possibile capire fino in fondo il senso della nostra vita su questa palla denominata Terra? Lo so che è una domanda antica e forse anche un po’ scontata, ma alzi la mano chi si sente sicuro della risposta. Ogni volta che me la pongo è come se fosse la prima volta. E ogni volta riaffiora quella Continua a leggere