Peccatori e felici (felix culpa!)

Cos’è il peccato originale?

Al Catechismo della Chiesa Cattolica occorrono sedici proposizioni per spiegarlo (396-412), in circa sette pagine di testo.

Franco Nembrini, nel suo libro “L’avventura di Pinocchio”, ci arriva mirabilmente in una sola frase: è una fuga dalla casa del Padre.

Nembrini osa un paragone ardito tra la vicenda del burattino più famoso del mondo e quella della prima famiglia della storia, Adamo ed Eva: tutti questi personaggi, all’inizio della loro avventura, fuggono dal Padre. Per il motivo medesimo: la certezza di essere bastanti a se stessi. Pinocchio, Adamo ed Eva, già poco dopo essere stati creati, tratti alla vita dalla materia inanimata (legno e polvere), concludono di non aver bisogno di un Padre. Rifiutano lo status di creature, con l’orrore di chi scorge nel Creatore un limite alla propria realizzazione, un segno inequivocabile della propria finitezza.

La creatura sta nel giardino del Creatore. Il figlio dimora col Padre. Nessuna preoccupazione. Solo bellezza. Il Paradiso. Ma stare di fronte a Dio giorno e notte significa essere esposto continuamente al fatto che tu dio non sei e che non lo sarai mai. Ah sì? Tsè! Ti faccio vedere io se non posso essere dio. Me ne vado. Ciao. Continua a leggere

Contro mastro Ciliegia

Mi è stato regalato un libro che avevo letto negli anni ’80, ma di cui poi ho perso memoria.
Fortunatamente è stato ristampato ed è ancora in catalogo.
Si tratta di un volume scritto dal Cardinale Giacomo Biffi intitolatociliegia “Contro mastro Ciliegia”, sottotitolo “Commento teologico a “Le avventure di Pinocchio””.
Chi non ha mai letto o non conosce il Libro di Collodi!
Il rileggerlo con di fianco questo libro esegetico ci permette di meglio comprendere le esigenze profonde dell’uomo .
Pinocchio, rappresenta ciascuno di noi continuamente in bilico tra l’essere burattini o figli.
L’alto destino di teste di legno