Regali e doni.

Grazie ancora Stefano!
E attenzione, amici, questa testimonianza non è buona per le “mezze tacche”!

E neppure per stomaci deboli…

Piovono Miracoli 2.0

di Stefano Bataloni

Di recente, non ricordo dove e da chi (sono un paio di giorni che mi interrogo in proposito senza esito), ho ascoltato una bella catechesi (o omelia, non ricordo nemmeno questo!), probabilmente sulla Parabola dei Talenti (Mt 25, 14-30), in cui si illustrava molto bene quale differenza passa tra un regalo e un dono.

Un regalo, diceva la persona, è qualcosa che ci viene dato, in una circostanza particolare, come premio, come riconoscenza per qualcosa che si è fatto. Molto spesso è qualcosa di tangibile.

Si regalano libri, abiti, gioielli, viaggi, denaro…a volte si regala del tempo agli altri.

Un regalo è gratuito, non chiede niente in cambio. Un regalo è qualcosa che, una volta ricevuto, ci appartiene, ne possiamo fare ciò che vogliamo, possiamo cederlo.

Un dono, invece, è qualcosa che si riceve e non è legato ad una circostanza particolare, non è legato a qualcosa…

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Sacro stupore.

Sergio Alvarez – visto su Enpermanence blog

I regali con cui ricopriamo i figli e quello che spetta loro davvero

Caro Avvenire,

la bicicletta azzurra che negli anni Sessanta i miei genitori mi regalarono per il mio decimo compleanno, mi rese un bimbo felice. Negli anni successivi anche l’Elvis Presley di latta che suonava e cantava, il disco volante che s’illuminava sibilando e il proiettore con le diapositive di Braccobaldo, mi fecero toccare il cielo con un dito. Ma bastava anche un semplice pallone, dei soldatini o delle biglie di vetro colorato per darmi molta gioia.

Ancora oggi ricordo i giocattoli della mia infanzia, e soprattutto l’indescrivibile emozione che provavo nel riceverli. Ringraziavo coprendo di baci i miei genitori, aprivo l’incarto col cuore a mille e chissà quanto stupore si leggeva nei miei occhi. In quegli anni i regali erano piuttosto rari, avevano il significato del premio e anche per questo ogni dono era un evento da ricordare. Momenti magici che i bambini di oggi ricevendo continuamente tutto, non possono gustare: nulla li emoziona più, se non per qualche attimo. Purtroppo i frenetici ritmi dei nostri giorni, talvolta sono causa di una minore attenzione nei loro confronti, e il regalo diventa una sorta di compensazione.

Di cosa hanno davvero bisogno i nostri bambini? Probabilmente di essere guardati di più negli occhi e di essere ascoltati, magari qualche volta con tv e cellulare spenti. E qualche sera di addormentarsi semplicemente ascoltando una fiaba.

Michele Massa, Bologna

MARINA CORRADI

Questa lettera mi ha fatto venire in mente i miei primi Natali, quando ogni pacco lucente conteneva una meraviglia lungamente attesa e sognata. Eppure c’era sempre un istante, una volta aperti tutti i regali, in cui li guardavo, uno accanto all’altro, nuovi, bellissimi, e tuttavia mi pareva che qualcosa mancasse. Che tutti quegli oggetti ancora non fossero sufficienti a corrispondere al desiderio con cui avevo aspettato quel giorno. Continua a leggere