Il percorso che accende la Vita. Con Dante e Mina.

Una vita. Sconsolata da cui si vorrebbe fuggire.
D’improvviso l’irruzione di una presenza, una Presenza, questo Tu: “ma arrivi tu”, la rende completamente nuova, la rende gioiosa e così vera da far emergere la grande domanda che è: “Ti chiedo solo se mi perdoni”.
In questo c’è tutto il percorso della Divina Commedia. (Franco Nembrini)

La mente torna di Lucio Battisti – Mogol 1972

La mente va
Dove va
Chissà
Mi sento donna così
Come mai
Fuori c ‘è un mondo che
Ormai
Mi aspetta
Io lo so
Io voglio vivere
Anche per me,
Scoprire quel che c’è
Io voglio
Apro già la porta ma
Arrivi tu
La mente torna
Il cuore mio
Quasi si ferma
E intorno a me
Lo spazio immenso
Che persino io
Non ho più senso
Arrivi tu
Il mondo è acceso
Quello che era mio
Tu l’hai già preso
Non ci son più per me
Esitazioni
Ti chiedo solo se mi perdoni

Non mi saluti
Ti siedi
E poi
Apri il giornale
Non guardi più me
Mi lasci sola così
Perché io volo senza te
Io voglio vivere
Anche per me
Scoprire quel che c’è
Io voglio
Sono già decisa ma
Mi parli tu
La mente torna
Il cuore mio
Quasi si ferma
E intorno a me
Lo spazio è immenso
Che persino io
Non ho più senso

Mi parli tu
Il mondo è acceso
Quello che era mio
Tu l’hai già preso
Non ci son più per me
Esitazioni
Ti chiedo solo
Se mi perdoni

Verrà un giorno!…

Padre Cristoforo a don Rodrigo. Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi” cap. VI  

…A siffatta proposta, l’indegnazione del frate, rattenuta a stento fin allora, traboccò. Tutti que’ bei proponimenti di prudenza e di pazienza andarono in fumo: l’uomo vecchio si trovò d’accordo col nuovo; e, in que’ casi, fra Cristoforo valeva veramente per due.
– La vostra protezione! – esclamò, dando indietro due passi, postandosi fieramente sul piede destro, mettendo la destra sull’anca, alzando la sinistra con l’indice teso verso don Rodrigo, e piantandogli in faccia due occhi infiammati: – la vostra protezione! È meglio che abbiate parlato così, che abbiate fatta a me una tale proposta. Avete colmata la misura; e non vi temo più.
– Come parli, frate?…
– Parlo come si parla a chi è abbandonato da Dio, e non può più far paura. La vostra protezione! Sapevo bene che quella innocente è sotto la protezione di Dio; ma voi, voi me lo fate sentire ora, con tanta certezza, che non ho più bisogno di riguardi a parlarvene. Lucia, dico: vedete come io pronunzio questo nome con la fronte alta, e con gli occhi immobili.
– Come! in questa casa…!
– Ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra sospesa. State a vedere che la giustizia di Dio avrà riguardo a quattro pietre, e suggezione di quattro sgherri. Voi avete creduto che Dio abbia fatta una creatura a sua immagine, per darvi il piacere di tormentarla! Voi avete creduto che Dio non saprebbe difenderla! Voi avete disprezzato il suo avviso! Vi siete giudicato. Il cuore di Faraone era indurito quanto il vostro [3]; e Dio ha saputo spezzarlo. Lucia è sicura da voi: ve lo dico io povero frate; e in quanto a voi, sentite bene quel ch’io vi prometto. Verrà un giorno…

San Giovanni Paolo Magno ai mafiosi, Valle dei Templi, 9 maggio 1993

L’educazione è un problema da mo’. (7)

Torniamo a parlare di educazione, e lo facciamo grazie alla simpatia di Franco Nembrini e grazie ad Avvenire di oggi. Senza, per il momento, aggiungere altro… Solo: “Come è andata a scuola?”

Franco Nembrini, volto noto di Tv2000 per le lezioni su Dante e Pinocchio, è tornato a ‘Siamo noi’ con la nuova rubrica sulla bellezza dell’educare per parlare del rapporto genitori/figli adolescenti con aneddoti e storie quotidiane. Sul web la sua
storia dell’orso siberiano morto di polmonite  è diventata virale. Ecco un estratto del primo appuntamento in cui si parla di figli che tornano da scuola e mamme che fanno ‘troppe domande’.

Facce da italiani: Patrizia Mirigliani.

Ecco un (il?) modo di affrontare una difficoltà – e che difficoltà!  “A bocce ferme” e, obiettivamente, dopo aver portato a casa la salute, un personaggio pubblico, legato al concorso delle donne più belle d’Italia, racconta il Bene che ti può riservare un dolore. Ci piace pensare che davvero Speranza e affetto di chi sta vicino sia, sì, sia “il” modo per affrontare la vita. “Non mi sono più lamentata per niente…” Da Avvenire del 4 novembre.

Fu una sfida. «Grazie al mio tumore»

PINO CIOCIOLA
Patrizia Mirigliani, “mamma” di Miss Italia, racconta la sua malattia di vent’anni fa: «Conobbi paura e sofferenza. Pensai anche di farla finita. Poi diventai una donna nuova.»

«Quando sono uscita dall’ospedale ho guardato il fiume e pensato anche di farla finita, tanto ci avrebbe comunque pensato il cancro. Poi mi dissi: “E se invece avessi la forza di combatterlo e mi salvassi?”: Patrizia Mirigliani, che ha ereditato dal padre l’organizzazione di Miss Italia, racconta il tumore al seno che la colpì vent’anni fa.

«Non ho mai voluto dimenticarlo Continua a leggere