Gruppo d’ascolto. Zaccheo.

logo anno della misericordia Sesto incontro del gruppo d’ascolto. (Lc 19, 1-10) Gesù accoglie la disponibilità di Zaccheo. Zaccheo diviene disponibile quando capisce di aver bisogno. “Gesù è disponibile alla sua disponibilità.” (dagli appunti preparati per noi da don Fabio)

Insieme alla parabola del Samaritano e del padre misericordioso questo racconto si può considerare un “Vangelo nel Vangelo”, nel senso che ne esplicita gli elementi fondamentali.

Il centro è “il desiderio di vedere” di Zaccheo e lo sguardo di Gesù verso di lui. Ecco l’illustrazione: il logo di Marko Rupnik. Gesù si carica l’Uomo sulle spalle, lo guarda, penetra il suo sguardo fino a confondersi: occhio nell’occhio: Tre occhi in due: ricorda un altra coppia di persone confuse in un abbraccio, in un bacio, in uno sguardo: Anna e Gioacchino di Giotto alla “Scrovegni”. Due corpi, un volto solo.

anna e gioacchinoEntrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

COME POSSIAMO AIUTARCI?

  • La mia ricerca di felicità si esaurisce nell’inseguire il denaro, il successo, il potere…? Posso sperimentare altro?
  • Rischio di pensare ingenuamente che il mio peccato sia un ostacolo all’incontro con Dio? Come superare la fatica di aprirgli il cuore?
  • So rendere concreta la conversione provocata da Dio con scelte che esprimono nella vita quotidiana una vita differente?

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2 pensieri su “Gruppo d’ascolto. Zaccheo.

  1. Mi ha sempre stupito e meravigliato il silenzio che cala su ciò che succede in casa di Zaccheo: cosa avrà chiesto Zaccheo? cosa avrà detto Gesù? Non ci è dato sapere. Perché questo silenzio? Perché Luca tira una tendina alla finestra della casa di Zaccheo? Mi piace pensare che in fondo l’incontro con il Signore rimane (e forse deve rimanere) qualcosa di personale, di privato … tanto saranno i semi che germoglieranno a raccontare e a testimoniare agli altri l’accaduto …

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  2. Ecco la traccia che ha preparato Madre Donata Oggioni per sostenere il nostro ascolto:

    L’episodio è posto quasi al termine del cammino verso Gerusalemme.
    Zaccheo viene descritto con molte precisazioni (nome, professione, statura…).
    Viene sottolineata da Luca la ricerca di Gesù da parte dell’uomo, anche se ancora imprecisata. Egli non aveva nemmeno espresso il desiderio di incontrarlo ma la sua attesa viene largamente superata! Gesù si autoinvita a casa sua anche se questo andava contro i costumi giudaici che imponevano la lontananza dai peccatori! La risposa di Zaccheo è immediata e piena di gioia!
    “La gente mormora”… (come gli ebrei nel deserto) e come in altri momenti del Vangelo ma qui la reazione è ancora più forte infatti si dice “tutti”, non solo farisei e scribi.
    Ma Zaccheo dichiara la sua decisione radicale che supera di molto le prescrizioni della legge! L’incontro con Gesù lo ha profondamente cambiato: lo ha convertito.
    Gesù ridefinisce il “peccatore come “figlio di Abramo”. Colui che cercava Gesù scopre di essere stato a sua volta cercato ancora prima da Gesù.
    Dio è Colui che salva l’uomo liberandolo dal male, non dal senso, dalle false sicurezze! Lo raggiunge, entra nella sua casa, lo riempie di tenerezza e di affetto! “Dio non si stanca mai di perdonarci ma purtroppo qualche volta noi ci stanchiamo di chiedere perdono…. “ (Papa Francesco)
    C’è una differenza tra Zaccheo e il ricco che voleva diventare discepolo di Gesù: Zaccheo è consapevole di essere un peccatore e sa di aver bisogno del perdono. La conversione di Zaccheo testimonia che ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.
    Gesù non dice: “Scendi subito perché voglio convertirti” ma “Voglio essere tuo ospite!” Gesù sembra farsi bisognoso per avere poi la possibilità di perdonare e di donare. E’ la previa simpatia di Gesù che provoca la conversione. L’iniziativa è di Gesù ed è gratuita tuttavia si inserisce in una disponibilità dell’uomo.
    Il pubblicano Zaccheo è la figura del discepolo cristiano che non lascia tutto, ma rimane nella propria casa, testimone però di un nuovo modo di vivere.
    Il racconto di Zaccheo riunisce i motivi che costituiscono le strutture della conversione: la fretta (scendi subito… oggi… in fretta scese…); la ricerca, il desiderio, la disponibilità; la rinuncia, il distacco; la gioia.
    Insieme alla parabole del samaritano e del Padre misericordioso questo racconto si può considerare un “Vangelo nel Vangelo”, nel senso che ne esplicita gli elementi fondamentali.
    E’ il faccia a faccia con il suo Salvatore a cui ciascuno è chiamato.
    E’ un episodio chiave nel quale si riuniscono i vari fili del “Vangelo della misericordia”.
    Il centro è “il desiderio di vedere” di Zaccheo e lo sguardo di Gesù verso di lui.
    Zaccheo, l’insalvabile per eccellenza, ha l’unica prerogativa richiesta per la salvezza : vede la propria miseria e “cerca di vedere” la misericordia di Gesù che passa.
    Le ultime parole di Gesù sono il suo programma. La sua missione è donare la salvezza a tutti cominciando dagli ultimi! Dirà san Paolo: “Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, e di questi il primo sono io”. (1 Tm 1,15)

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