Banda di pazzi

“… è stata una bellissima serata.

Se qualcuno ci avesse visti ci avrebbe preso per una banda di pazzi.

Gente che si mette a cantare, a condividere preghiere, a parlare di martirio…

Eppure ieri si respirava la libertà e la familiarità che solo lo Spirito sa dare.

Grazie per questo viaggio.”

 

E’ uno  dei commenti espressi dopo il ritrovo del gruppo d’ascolto dello scorso venerdì.

Abbiamo “masticato”, anche per questo incontro non esiste termine più opportuno, il Vangelo di Marco pubblicato di seguito:

5097585-due-pesci-e-cinque-pani-con-lume-di-candela-ed-un-vaso-antico-vinoSeconda moltiplicazione dei pani

In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione di questa folla, perché gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano». Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?». E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette». Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati.Erano circa quattromila. E li congedò. 10 Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.
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IV Domenica dopo l’Epifania: omelia

rembrandt-la-tempesta-sedataSi vide terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:

il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli

e flutti violenti una pianura d’erba;

coloro che la tua mano proteggeva passarono con tutto il popolo,

contemplando meravigliosi prodigi.

 

Queste parole indicano un’apertura importante

quella del Mar Rosso che diventa il camminamento della salvezza

il cammino di un popolo reso finalmente libero dalla schiavitù. Continua a leggere

bicchiere o mare

trasparenteUn uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. “Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile”. Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: “Queste sono le tue sofferenze”. Tutta l’acqua del bicchiere si intorbidì e s’insudiciò. Il maestro la buttò via. Il maestro prese un’altra manciata di Continua a leggere

L’umorismo

positivoJerry era il tipo di persona che si ama e si odia. Era sempre di buon umore ed aveva sempre qualcosa di positivo da dire. Quando qualcuno gli domandava come stava, rispondeva: “Se stessi meglio, scoppierei!”. Era un manager unico, con un gruppo di camerieri che lo seguivano ogni volta che prendeva la gestione di un nuovo ristorante. Il motivo per cui i camerieri lo seguivano era che Jerry aveva un grande atteggiamento positivo. Era un motivatore naturale, se un dipendente aveva la luna storta, Jerry era lì a spiegargli come guardare al lato Continua a leggere

Solo lo stupore conosce

ciaulaSi chiama Giovanni Fighera. E’ insegnante, scrittore e giornalista.

Ha incontrato sicuramente il Signore nella Bellezza che il suo contatto con la letteratura gli permette di sperimentare. E lo testimonia. In questo “testo”. Io non riesco a definirlo in un altro modo: è più di un articolo, un piccolo saggio, una lezione… Parte dal riassunto di una novella di Pirandello; d’accordo: è una delle più belle. E’, per i temi che affronta, profonda e commovente. Ma la chiave di lettura proposta è veramente illuminante: “La scoperta della Luna è la rivelazione di una presenza più grande di noi e che esiste nonostante la nostra consapevolezza”. E ancora si parla di stupore, sorpresa e bellezza. Quindi di giovinezza che non conosce declino. E, come sosteneneva Aristotele: “La vita non è che la continua meraviglia di esistere.”

“Ciàula scopre la Luna è una delle più belle novelle di Pirandello. Anche il protagonista di questa novella fa la stessa scoperta sulla bellezza Continua a leggere

27 gennaio – Giornata della memoria

Per non dimenticare …

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Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)

Qurant’enni e non sentirli!

IMG-20141001-WA0001_01Tutto nacque in meno di un’ora!

Domenica 14/09/2014, poco prima della fine della messa delle 10.30, Don Fabio annunciava fra gli avvisi che si sarebbe tenuta due settimane dopo (la sera del 27/9) un’importante manifestazione, nell’ambito della festa dell’oratorio: il “Rock in Repax” ( il “talent show più amato di Saronno”).

Mezz’ora dopo già  si era formato un trio che, reduce dagli entusiasmi del precedente weekend in montagna con la comunità parrocchiale, intendeva mettersi in gioco e sprigionare energia positiva. Continua a leggere

Effetto della Comunione sullo spirito dell’uomo

03-Eucarestia-Ostie-granoQuando ricevetti per la prima volta il corpo e il sangue di Cristo capii che c’è qualcosa di grande in questa scelta.
Il tempo passò e capii che quel qualcosa di grande era Gesù.
La domanda fondamentale che ci dobbiamo porre è: chi è Gesù per me? Chi è Gesù per noi?
Io risposi: Gesù è un amico. Un semplice amico.
Poi andando al monsatero di Colda, capii che forse quella risposta lì non andava tanto bene.
C’era qualcosa di più. Continua a leggere

FESTA DELLA FAMIGLIA DI NAZARET: omelia

icona russa famiglia jpgQuesto brano tradizionale del Vangelo di Luca
ci racconta uno spaccato originale della vita di Nazareth
uno spaccato che ci aiuta a cogliere l’intensa carica umana
che vibra e che anima le relazioni di Maria, di Giuseppe e di Gesù.

Siamo presi dentro dall’immagine di questi due genitori santi
che, dice Luca, “si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti”.
Mi sembra di ascoltare il palpito ansimante del cuore di Maria
e Giuseppe che cerca di rassicurare la sua sposa.

E poi, lo trovano. In un luogo inconsueto per un bambino di dodici anni.
Nel Tempio. Ascoltava e interrogava. Già esperto delle cose di Dio. Un prodigio!

E, cosa dire della domanda di Maria e Giuseppe:
Figlio, perché ci hai fatto questo?
Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo. Continua a leggere