The father – Nulla è come sembra

THE FATHER - NULLA È COME SEMBRA - Cinegatti Cinema Perugia

Il cinema è uno specchio. Magico, ma pur sempre specchio. E in una società occidentale dalla curva anagrafica in netta ascesa, cominciano a diventare numerose le pellicole che approfondiscono i temi della “terza età”: il confronto con la gioventù passata e presente (“Youth”, “Up”), la sofferenza e la fine terrena (“Blackbird – l’ultimo abbraccio”), la demenza senile (“Una sconfinata giovinezza” di cui ho già scritto qui).

Quest’ultimo, drammatico tema viene affrontato anche dal bellissimo e pluripremiato film “The father – Nulla è come sembra”. Il regista è Florian Zeller, all’esordio alla regia, autore anche della pièce teatrale da cui il film è tratto. Trovate trama, notizie e riconoscimenti qui.

Vi regalo il dialogo finale. Lo scambio di battute avviene tra l’anziano Anthony (un enorme Anthony Hopkins) e Catherine, l’infermiera della casa di cura in cui Anthony è stato ricoverato (Olivia Williams).

Si tratta della scena madre, la spada che scioglie gli intrecci del film. E che ci pone di fronte a qualcosa che, ahimè, prima o poi toccherà a tutti noi affrontare.

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Quando la scienza pretende di spiegare tutto…

l’onnipotenza della scienza… anzi di ‘manage’, come si dice nel testo inglese, cioè di gestire, condurre.

Sentimento di onnipotenza. La scienza prende il controllo sulla vita.

Sarà davvero così?

Da ieri gli occhi del mondo economico sono puntati sull’annuale incontro di Davos.

Sapete qual è il tema del World Economic Forum di quest’anno?

“Creare un futuro condiviso in un mondo frammentato”.

Ma come? Non doveva bastare la scienza?

E aggiungo la chiosa di un articolo su Davos uscito in questi giorni:

“Le discussioni sono sempre interessanti, anche se negli ultimi 10 anni quasi tutte le previsioni uscite da Davos si sono dimostrate sbagliate.”

Qualcosa non torna…

Dunkirk

locandinapg3Il male. Ineluttabile. Imponderabile. Bastardamente persistente.

Il male. Senza volto. Senza nome. Irrefrenabile.

Il male. Imbattibile?

Improvviso, ti perfora come la pallottola sparata da un cecchino.

Implacabile, stermina te e la tua famiglia come uno stuka piombato silenzioso dal cielo.

Cosa fare? Scappare. O stare.

Christopher Nolan ha il coraggio di guardare in faccia l’abisso.

Lo ha già fatto. Vedi “Batman – il cavaliere oscuro”. Calibro Cormac McCarthy.

Dunkirk non è una città. E’ un luogo dell’anima.

Che fare di fronte al male? Continua a leggere

Intelligenza artificiale

Sembra un ossimoro, questo titolo. Se è vera intelligenza, che va dentro e alla verità delle cose, come può essere artificiale!?

Come può l’uomo affidare tutta la sua vita ad un qualcosa di artificiale?

Ultimamente sto leggendo molto sul tema. Su Bloomberg Business Week, pensate, trovo un articolo su Google, fake news, ecc., e dopo una dettagliata analisi di cosa la società dovrebbe o non dovrebbe fare, arrivo a questa frase, di un ricercatore che dice, lapidario, “there’s is no system for the algorithm to filter out truth and reality.”

Traduco: non c’è modo per l’algoritmo di filtrare, tirare fuori la verità e la realtà.

E chiude dicendo che il fatto che Google si sia affidata al sistema di apprendimento delle macchine è parte del problema.

Il martirio san Lorenzo.

Gianlorenzo Bernini San Lorenzo sulla graticola – 1617 – Collezione Contini Bonacossi (Uffizi) Firenze

Gianlorenzo Bernini aveva 19 anni quando scolpì questo capolavoro..

Si era ispirato alla posa di Adamo nella Cappella Sistina.

La scultura appare come un prodigioso esempio di virtuosismo, capace di rendere col marmo anche l’elemento più etereo e immateriale: il fuoco.

La bellezza ritrovata.

croce-di-chiaravalleLa Croce di Chiaravalle, un capolavoro ambrosiano.

LUCA FRIGERIO

I riflessi dorati del metallo, il rosso sanguigno del diaspro, la trasparenza del cristallo, i colori smaglianti delle gemme e dei cammei…
È un capolavoro, la Croce di Chiaravalle. Una delle opere più belle e preziose del patrimonio artistico ambrosiano di tutti tempi. Che nei mesi scorsi è stata oggetto di un attento intervento di restauro, insieme a nuove, approfondite analisi multidisciplinari che hanno coinvolto, in un unico progetto, diversi istituti di ricerca. Per cercare di «svelare» i molti misteri che ancora avvolgono questo straordinario oggetto. E che ne accrescono il fascino.
La Croce di Chiaravalle è stata esposta nella mostra «La bellezza ritrovata», in corso a Milano presso le Gallerie d’Italia. Ma una volta terminata la rassegna milanese, la Croce di Chiaravalle è tornata nella sua sede permanente, che è quella del Grande Museo del Duomo di Milano. Dove, restituita Continua a leggere

Sapore argentino

rv21009_articoloCliccando sul link seguente, trovate un’anticipazione (in inglese, ma si può benissimo tradurre grazie ai servizi Google) del nuovo libro che raccoglie le omelie argentine del cardinal Jorge Mario Bergoglio.

Proprio in fondo all’articolo, c’è una breve citazione che mi colpisce e che vi propongo:

“Papa Francesco ha confidato a Padre Spadaro di come si meravigli che alcuni giovani, ovviamente non cresciuti con il rito della Messa in latino, siano comunque propensi ad esso.

<<E io chiedo a me stesso: perchè così tanta rigidità? Scava scava, questa  rigidità nasconde qualcosa, insicurezza o anche qualcos’altro. La rigidità è difensiva. L’amore vero non è rigido.>>”

Gabriele Guzzetti